sabato 30 novembre 2013
La vita di Adele
Ho
visto “La vita di Adele” con mio marito. Ne abbiamo discusso un sacco. Alla
fine del film quando sullo schermo scorrevano i titoli di coda, mentre
camminavamo di notte per le strade di Milano; poi in macchina verso casa, prima
di addormentarci, appena svegli al mattino, e infine per tutta la giornata.
Davvero un sacco. Ci capita spesso di discutere un sacco, e non so se
rallegrarmene o meno. A quali conclusioni siamo giunti? In breve: il film è
splendido, emozionante nella sua semplicità, interpretato da dio… fin qui
entrambi d’accordo, ma – e adesso parlo/scrivo per me, solo per me – io lo
vieterei non ai minori di quattordici anni, bensì ai maschi. Perché? Perché
sono immaturi ed egocentrici. A mio parere le scene – strabelle! - di sesso
esplicito tra donne li distrarrebbero un casino, si fermerebbero lì con la
bavetta alla bocca, e perderebbero il senso, la poesia e l’essenza del film.
Non tutti, è ovvio, ma molti. Mio marito – che annovero tra i “non tutti” - mi
ha tacciato di becero femminismo. Boh, avrà ragione. Ma questo è quello che
penso. E quindi lo scrivo.
giovedì 28 novembre 2013
Sandokan!
E che dite di mio figlio che va a catechismo e lo chiama "giocoismo"...!!?!!? Pensate che una delle prime filastrocche che ha imparato dai pii compagnetti è stata: "SandokanSandokan... sale sui tetti e uccide i vecchietti. SandokanSandokan va da Marisa e le ciuccia una zisa..." Cosa faccio: lo ritiro?
debmartedì 26 novembre 2013
Il catechismo di Sofia
I bambini mi sorprendono sempre. Vi racconto l’ultima:
eravamo in macchina e, come troppo spesso accade, ascoltavamo “Jesus Christ Superstar”.
Un evergreen, starete pensando. Per me, una noia abissale. Ma loro - e il loro
papà – lo adorano, e non riesco a farmene
una ragione. Cantano, cantano, cantano, ragionano, ragionano, ragionano… Insieme
al mio mal di testa arriva il momento di Pilato che, poveretto, deve
decidere tra quel figo di Barabba e quel disgraziato di Gesù. In sottofondo il
coro psichedelico della folla. Tutto come d’abitudine. Se non che
Sofia decide di interrompere il suo canticchiare per domandare: “insomma papà –
chissà perché è a lui che i bambini si rivolgono quando in pentola bolle
l’argomento religione – ma tra Barabba e Gesù la folla ha scelto come a x
Factor? Come si dice? Ah sì, con il televoto? …” Che dite: meglio iscriverla a
catechismo o buttare via il televisore?
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