giovedì 30 giugno 2016

The end (24)

Il giorno in cui non avrò voglia di fare i bagagli e andare via sarà la fine.

(disegno di Franco Matticchio)

lunedì 27 giugno 2016

I due cancri dell’umanità

“La mattina rimaneva in casa a studiare. Si preparava all’ultimo esame del primo anno, “Istituzioni di diritto civile”. Doveva portare il primo libro del Codice, quello riguardante la famiglia. Era una lettura appassionante e snervante insieme. Egli riferiva mentalmente tutto a Anna. La sposa di cui parlava il Codice era Anna. Lo sposo era lui. E la chiesa nella quale si celebrava il matrimonio religioso era il Duomo di Volterra.
Egli sentiva il fascino del matrimonio e, insieme, il fascino della religione; ma continuava a credere che la famiglia e la chiesa fossero i due cancri dell’umanità.
E Anna non riuscì a strappargli nessuna promessa riguardo al futuro. Ella pensava, a volte, che Fausto non era poi così stravagante come amava apparire; che prima o poi avrebbe rinunciato alle sue idee strampalate; tuttavia non poteva fare a meno di essere preoccupata.” (C. Cassola, “Fausto e Anna”)


domenica 26 giugno 2016

C’è chi…

C’è chi è intrappolato dal proprio benessere.

(opera di Ed Templeton)

sabato 25 giugno 2016

Il bello della vita secondo me (57)

Dare una sbirciatina alla lista dei libri che F dovrà leggere durante l’estate e finalmente trovarci i “miei” libri: Ammaniti, Cassola, Levi, Harper Lee...
Il bello della vita secondo me.




giovedì 23 giugno 2016

Mama said

“When mama said that it was okay
Mama said that it was quite alright
Our kind of people had a bed for the night
And it was ok
Mama told us we were good kids

And daddy told us never listen to the ones
Pointing nasty fingers and making fun
´Cause we were good kids”


lunedì 20 giugno 2016

C’è chi…

C’è chi ha sempre qualche segreto da nascondere.

(foto di Lucien Clergue)

sabato 18 giugno 2016

Padri e figli

“I padri hanno il dovere di occuparsi dei figli e il diritto di sbagliare nel farlo. I figli hanno il diritto di difendersi e il dovere di capirli, prima o poi.” (Roberto Costantini, “Alle radici del male”)




mercoledì 15 giugno 2016

L’allenamento

Torno a casa dal lavoro quando i bambini dormono ancora. Bevo più che posso. Indosso calzoncini e canottiera, metto le lenti a contatto. Mi allaccio le stringhe delle scarpe, preferisco tenerle larghe, poi al massimo le stringerò, adesso non voglio nulla che mi stia stretto.
Esco di casa. Inizio a correre contro voglia, come ogni volta. Alla prima curva vorrei tornare indietro.
Mi viene il fiatone subito, avrò corso quattrocento metri… Poi lo spezzo, ed è un miracolo che si ripete ogni volta che esco a correre.
Le gambe vanno. La musica nelle orecchie è quella giusta, il volume è altissimo.
Arrivo alla salita che mi mette a dura prova da settimane. Rallento tantissimo, quasi mi fermo, penso: “…preferirei morire”. Per fortuna la compagnia della radio mi mette di buon umore, guardo le montagne e il cuore si calma. Il cielo è bellissimo, nuvole grigie da nord, anche oggi pioverà, ne sono certa. Il grano nei campi non è ancora maturo. Sul ciglio del sentiero crescono papaveri rossi e delicati, peccato che raccoglierli sia inutile.
Attraverso la strada, torno sul marciapiede e abbasso lo sguardo per evitare le cacche dei cani.
Bene, va tutto bene. Mi sento bene.
Ho quasi finito.
“Potrei non fermarmi più”. Lo penso ogni volta che sto per finire, ma so che non è vero. La verità è che dopo oggi sarò solo più allenata e che da domani dovrò correre sempre più chilometri.
Rallento.
Cammino.
Respiro.
Mi fermo.
Sono sudatissima e contenta.
Salgo in casa. I bambini adesso sono svegli.


martedì 14 giugno 2016

Giudizi universali

“Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti” 


lunedì 13 giugno 2016

giovedì 9 giugno 2016

I vantaggi della disoccupazione (3)

Nelle mattine d’estate, quando i bambini non vanno più a scuola ma i genitori vanno ancora al lavoro, lasciar dormire i miei figli.
I vantaggi della disoccupazione.


mercoledì 8 giugno 2016

Le voci

"... sì, mi sento chiamare... dal profondo del mare...
... un dottore, chiamate un dottore...
... in realtà sto scherzando, era così per dire, lasciamo stare...
... ogni tanto vedo gli amici, non vado nemmeno più in bici, ho la gomma a terra da sei mesi...
... vorrei non passasse così in fretta il tempo...
... l’estate passa, in fondo son contento sia finita....
... al dottore, sparate al dottore...
... a mezzogiorno e mezzo stappo una bottiglia…"




venerdì 3 giugno 2016

Il bello della vita secondo me (56)

L’uso parsimonioso e perfetto di avverbi e aggettivi nell’ultimo romanzo di Jonathan Franzen, “Purity”.
Il bello della vita secondo me.

(foto di Werner Pawlok)

giovedì 2 giugno 2016

Giornalismo

"Il giornalismo era imitazione della vita, imitazione della competenza, imitazione dell'esperienza, imitazione della vicinanza; conoscere a fondo un argomento per poi dimenticarlo, fare amicizia con le persone per poi mollarle. Eppure, come tanti piaceri imitativi, creava una forte dipendenza. Il venerdì pomeriggio, davanti al Dirksen Building, Leila vide altri reporter della Casa Bianca aggirarsi dentro la loro nuvoletta di presunzione, che riconobbe perché ne aveva una anche lei e si sentiva offesa alla vista delle altre. Anche loro avevano tolto la batteria dello smartphone, per non cadere nella retata? Ne dubitava." (J. Franzen, "Purity")


mercoledì 1 giugno 2016

Il bello della vita secondo me (55)

Il muso felice vivace intelligente curioso vispo affettuoso di Roger, che ha trovato casa dopo mesi di canile.
Il bello della vita secondo me.