I bambini mi sorprendono sempre. Vi racconto l’ultima:
eravamo in macchina e, come troppo spesso accade, ascoltavamo “Jesus Christ Superstar”.
Un evergreen, starete pensando. Per me, una noia abissale. Ma loro - e il loro
papà – lo adorano, e non riesco a farmene
una ragione. Cantano, cantano, cantano, ragionano, ragionano, ragionano… Insieme
al mio mal di testa arriva il momento di Pilato che, poveretto, deve
decidere tra quel figo di Barabba e quel disgraziato di Gesù. In sottofondo il
coro psichedelico della folla. Tutto come d’abitudine. Se non che
Sofia decide di interrompere il suo canticchiare per domandare: “insomma papà –
chissà perché è a lui che i bambini si rivolgono quando in pentola bolle
l’argomento religione – ma tra Barabba e Gesù la folla ha scelto come a x
Factor? Come si dice? Ah sì, con il televoto? …” Che dite: meglio iscriverla a
catechismo o buttare via il televisore?
Sciegliere meglio i programmi da vedere e poi comunque è sempre bene interrogarsi e non dar nulla per scontato
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