Qualche sera fa ho visto coi miei figli in tv “La mafia
uccide solo d’estate”.
Il film di Pif ci è piaciuto, ci ha commosso e divertito, ed
è stato una buona occasione per parlare ancora una volta di mafia con F e S.
Insomma, tutto bene.
Succede, però, che da un mese a questa parte in classe di S è arrivata una supplente
siciliana molto simpatica e sempre sorridente che purtroppo pochi giorni fa ha
avuto un tristissimo lutto in famiglia. E che c’entra? vi starete domandando. C’entra
perché S, femmina diabolica, ha sommato i due “eventi” - il film di Pif e le conseguenti
riflessioni sulla mafia + la nuova maestra che viene dalla Sicilia - e l’altra
sera mi ha chiamato seria in bagno e con gli occhi grandi mi ha detto: “Mamma,
ti devo dire una cosa importante che mi preoccupa”.
“Dimmi tutto, cosa c’è?”, le faccio ignara di cosa stavolta potesse
esserle accaduto.
“Ma, mamma, secondo te non è che il nipote della supplente è
morto per un agguato della mafia e lei non ha voluto dircelo per non
spaventarci perché pensa che siamo troppo piccoli e ci ha trattato come il papà
del protagonista del film trattava il proprio figlio, cioè raccontandogli frottole tipo che la mafia uccide solo d'estate?"
“Alt, ferma!”, ho esclamato trattenendo a stento una risata,
“S, l’abbiamo capito bene l’altra sera
guardando il film che non conviene agli adulti raccontare frottole ai bambini perché i bambini vedono tutto e capiscono tutto. Per cui,
tranquilla, se il nipote della maestra fosse morto in un agguato della mafia
nessuno te lo avrebbe nascosto".
La mafia non uccide solo d'estate. Accidenti.
La mafia non uccide solo d'estate. Accidenti.
io non ho ancora visto questo film di cui tutti mi parlano bene, S. sempre con i radar accesi.
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