Ogni volta che entrava in casa d’altri
le piaceva porsi la stessa domanda: “la casa in cui mi trovo esprime ciò che le
persone che ci vivono sono, o ciò che vorrebbero io pensassi di loro?”. C’è da dire che raramente la
risposta coincideva con la seconda eventualità.
La signorina Emme era una donna fortunata,
aveva buone frequentazioni.
(casa di Georgia O'Keeffe)
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