La domenica mattina mi
sveglio, guardo fuori dalla finestra, mi faccio il caffè, mi metto la tuta, le
scarpe da corsa, ed esco.
Ma non vado a correre.
Vado a fare “scale”.
C’è chi fa boxe, chi fa step,
chi pilates. Io faccio “scale”: pulisco le scale del piccolo condominio in cui
vivo, con buona lena e umore nero. Ogni sacrosanta domenica.
Anche ieri lo stavo facendo
quando da fuori è arrivata la signora Angelina che vive sotto il mio appartamento e
che tutti i giorni va a trovare suo marito al cimitero.
Il pavimento era bagnato.
Avevo appena passato lo straccio. Lei se ne accorge. Si piega, si leva le
scarpe, le mette in un sacchetto e poi scalza, silenziosa e curva sale in casa
sua. Io le dico: “Ma no, signora, non si preoccupi, così rischia di scivolare”,
e lei risponde seria senza girarsi: “Non ce l’ha più nessuno, ma il riguardo ci
vuole e io ce l’ho”. L’ha detto in dialetto. Splendidamente.
L’ho ringraziata.
Poi mi sono sentita bene.
Che Signora Angelina...sensibilità rara e di altri tempi.
RispondiEliminaDolcissima Angie!
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