La parigina non teme il
freddo dell’inverno. Anche quando nella sua città ci sono due gradi sopra lo zero
e l’umidità è al novanta per cento, la parigina non s'infagotta in piumini
d’oca sgargianti e non calza scarponi con suola antisdrucciolo. No. La parigina
indossa impassibile il suo cappottino, al massimo lo rinforza con una morbida
sciarpa di lana, un paio di guanti e un basco. Sì, avete capito bene, proprio
un basco, il classico baschetto, e – credetemi - non è ridicola, anzi. La
parigina, anche quando il clima è rigido, porta ai piedi mocassini di pelle
senza tacco, così il loro inconfondibile ticchettio risuona squillante anche d’inverno,
nella nebbia, lungo la Senna.
La parigina in inverno
predilige tinte come il blu, il nero e il marrone, ed è l’unica donna al mondo
capace di abbinarle con ardita nonchalance.
La parigina va in giro con due
borse: una piccolissima, che quasi non la vedi, sciccosissima, e una grande, spesso
di tela, supersportiva.
D’inverno la parigina ha i capelli
lunghi, spettinati, si trucca poco ma non può fare a meno del rossetto.
La parigina non teme la
solitudine e il buio dei mesi invernali. Anzi. Spesso la vedi seduta al caldo e
sola in un bistrot, mentre sorseggia un cappuccino, fuma e legge un libro
assorta. Ti sembra che la parigina non lavori mai, e forse è vero che non
lavora mai perché la parigina è ricca di famiglia, non è una spendacciona e le
basta avere nell’armadio quei due o tre capi super chic e super cheap che tanto
a lei stanno da dio.
La parigina è alta e magra, e
quando la osservi in coda all’ingresso di un museo mentre si mangia fette di
salame in compagnia degli amici bohémien, prima pensi che hai l’acquolina in
bocca e vorresti mangiare anche tu, poi che ti piacerebbe essere sua amica. Così, tanto per provare. Magari è pure simpatica…
Certo che la parigina più matura e più diventa affascinante...altro che "il tempo delle mele"
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