Arrivarono i primi giorni di agosto e lei continuava a
tenere tutto in sospeso, come se qualcosa potesse ancora cambiare.
L’armadio da tinteggiare; il frigo da riempire; la
biancheria da riordinare; le idee da raccogliere; le decisioni da prendere; le
visite da prenotare; le domande da fare. Tutto in sospeso. Ma non era poi così male. Doveva aspettare. Finalmente solo aspettare.
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