Avevo poco più di vent’anni il giorno
del compleanno del compagno di mia madre.
Italo era un uomo attraente. Alto, forte,
egocentrico, vanitoso. Un cacciatore. Un giocatore di poker. Un uomo di destra
con un passato oscuro. Un uomo che non mi piaceva, ma che piaceva a mia madre.
Non ricordo esattamente gli anni
che avrebbe compiuto quel giorno, ma certamente non si discostavano molto da
quelli che ho io adesso, anno in più, anno in meno.
Ricordo, invece, bene il
regalo che gli feci. Una maglietta col profilo di Lorenzo de’ Medici e la
famosa frase: “quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia…”. Mi sembrava un regalo spiritoso. Oggi mi sembra un regalo insopportabile.
"oggi siam giovani e vecchi
RispondiEliminalieti ognun, femmine e maschi;"
...chi vuol esser lieto sia del doman non c'è certezza