martedì 2 settembre 2014

Separazione

Forse era sabato. Da poco ero tornata da scuola e stavo pranzando, probabilmente svogliatamente. Già pensavo al pomeriggio. Alle due mi sarei chiusa in camera a studiare e non ne sarei più uscita fino a sera. Facevo così tutti i giorni. O quasi.
Mio padre era via. Capitava spesso perché viaggiava spesso, per lavoro.
Quel giorno inaspettatamente rientrò a casa. Io stavo finendo di mangiare. C’era anche mia sorella.
Una settimana prima mia madre aveva lanciato in aria un piatto di risotto. Ricordo il riso schiacciato per terra in cucina e la fatica poi di pulire. Più o meno nello stesso periodo, con un calcio avevo crepato un’anta di un mobile della cucina. Tutto avveniva quasi sempre in cucina, che era grande, con le tende gialle, le piastrelle bianche con dei grossi soli arancioni, il tavolo in mezzo e il lampadario che si tirava giù.
Mio padre e mia madre quel sabato erano seri e ci chiesero l’attenzione, avevano qualcosa di importante da dirci. Parlò mio padre: “Ragazze, io e la mamma abbiamo deciso di separaci”. Ricordo bene la mia reazione. Battei le mani ed esclamai con convinzione: “Avete tutta la mia approvazione!”. Ero giovane.


3 commenti:

  1. Anche se in fondo me lo aspettavo, non ero comunque preparata, e quel giorno lo ricordo come se fosse ieri: non sono stata capace di dire nulla. C'era un gelo pazzesco

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  2. Ricordo come fosse ieri il giorno in cui mi hai detto che i tuoi genitori si sarebbero separati.... correvamo attorno al chiostro dello zucchi, lezione di educazione fisica....mi spiace perché ricordo di averti detto che non sarebbe andata così, che i litigi tra genitori avvengono... ero giovane....

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