Forse era sabato. Da poco ero
tornata da scuola e stavo pranzando, probabilmente svogliatamente. Già pensavo
al pomeriggio. Alle due mi sarei chiusa in camera a studiare e non ne sarei più
uscita fino a sera. Facevo così tutti i giorni. O quasi.
Mio padre era via. Capitava
spesso perché viaggiava spesso, per lavoro.
Quel giorno inaspettatamente
rientrò a casa. Io stavo finendo di mangiare. C’era anche mia sorella.
Una
settimana prima mia madre aveva lanciato in aria un piatto di risotto. Ricordo il riso schiacciato per terra
in cucina e la fatica poi di pulire. Più o meno nello stesso periodo, con un
calcio avevo crepato un’anta di un mobile della cucina. Tutto avveniva quasi sempre
in cucina, che era grande, con le tende gialle, le piastrelle bianche con dei
grossi soli arancioni, il tavolo in mezzo e il lampadario che si tirava giù.
Mio padre e mia madre quel
sabato erano seri e ci chiesero l’attenzione, avevano qualcosa di importante da
dirci. Parlò mio padre: “Ragazze, io e la mamma abbiamo deciso di separaci”.
Ricordo bene la mia reazione. Battei le mani ed esclamai con convinzione:
“Avete tutta la mia approvazione!”. Ero giovane.
Anche se in fondo me lo aspettavo, non ero comunque preparata, e quel giorno lo ricordo come se fosse ieri: non sono stata capace di dire nulla. C'era un gelo pazzesco
RispondiEliminaRicordo come fosse ieri il giorno in cui mi hai detto che i tuoi genitori si sarebbero separati.... correvamo attorno al chiostro dello zucchi, lezione di educazione fisica....mi spiace perché ricordo di averti detto che non sarebbe andata così, che i litigi tra genitori avvengono... ero giovane....
RispondiEliminami ricordo anche io...
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