Incorniciato su una parete bianca della casa museo di Hermann Hesse a Montagnola, sopra Lugano, ho
trovato questo pensiero.
Le parole di Meng Hsia
“Quando uno è ormai vecchio
e ha compiuto il suo dovere
gli è concesso, nel silenzio,
stringere amicizia con la morte.
Non ha bisogno degli altri,
ne ha visti abbastanza,
ormai li conosce bene.
Ciò di cui ha bisogno è il silenzio.
Non è decoroso
andare a trovarlo,
rivolgergli la parola e tormentarlo
con le chiacchiere.
Alla porta della sua dimora conviene
passar oltre,
come se fosse l’abitazione
di nessuno.”
Hermann Hesse non è tra i “miei” scrittori. Non lo è mai stato,
nemmeno quando ero giovane. Per colpa mia, del mio materialismo,
della mia scarsa propensione alla spiritualità e alla religione.
Ma il pensiero che Hesse ha conservato come un quadro
nella sua casa in Canton Ticino lo condivido. Perché è proprio così che vorrei trascorrere la fine dei miei giorni.
Silenzio.
Solo silenzio.
Nel silenzio prepararmi.
Nel silenzio stringere amicizia con la morte.
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RispondiEliminaIdeale secondo me è morire senza avere il tempo di rendersene conto...e non dover stringere amicizia con una "stronza" ma STOP e basta
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