martedì 17 novembre 2015

Era stata ininterrottamente intelligente

“Era stata ininterrottamente intelligente, aveva accolto i suoi malumori di egocentrico, attutendo l’urto tutte le volte che si accorgeva della sua pigrizia e di quanto lo avvicinasse al fallimento. L’aveva ascoltato fino a scomparire nell’ascolto. Lui da lei riusciva sempre a ricavare l’immagine di un uomo capace di far ridere sua moglie e lei rideva rideva, accendeva candele, si cambiava per la cena, faceva cambiare i figli, dava loro una parte in commedia, e le loro cene erano sempre così diverse dal vuoto, dal buio, dallo stridere delle televisioni accese che li avevano spaventati quando erano ragazzi e vedevano gli adulti cedere alla non-vita, ruminando ore e giorni, come vecchi capi di bestiame.” (Lidia Ravera, “Maledetta gioventù”)

(foto di Vivian Maier) 

Nessun commento:

Posta un commento