lunedì 18 luglio 2016

Ecco come andarono le cose tra loro

“Ecco come andarono le cose tra loro, per diciotto anni. In segreto, Iris temeva che venisse il momento in cui Edward avrebbe voluto qualcosa di più di semplici parole e odori; in cui avrebbe voluto guardare l’altro uomo a letto con lei o (Dio non voglia) avrebbe cercato di entrare nel letto con loro. Ma questo non accadde mai. Invecchiarono, e gli episodi divennero meno frequenti. A parte questi, dovete sapere, la loro vita era abbastanza calma. Avevano la scrittura dei romanzi a tenerli impegnati, e un fox terrier a pelo ruvido per divertirli, e quella socievolezza, quella facilità di capirsi, che è il grande vantaggio del matrimonio. Nei periodi di bonaccia, Iris pensava alle altre coppie che conosceva. Tutte avevano dei segreti: il bere, il gioco d’azzardo, i problemi di denaro. Ascoltava le loro storie e pensava: “I nostri problemi non sono peggiori di quelli di chiunque altro”. Poi Edward mandava un uomo nel suo letto, e lei pensava: “Sto mentendo a me stessa. I nostri sono peggio”. (David Leavitt, “I due Hotel Francfort”)

(opera di Ed Templeton)

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