In macchina, in coda sulla Provinciale, un torrido
pomeriggio di luglio.
“Guardate, c’è un negozio con l’insegna “Sex Shop”. Cosa si
vende in un “Sex Shop”, mamma?”, mi chiede S. incuriosita.
“Mah, non saprei”, rispondo un po’ troppo imbarazzata.
“Sicuramente qualcosa che ha a che fare col sesso, magari della biancheria
intima particolarmente sensuale.”
“Come dei tanga!!!”, esclama dall’altezza dei suoi quasi
tredici anni F.
“Ah. Però, scusate, se il sesso si fa nudi, non capisco a
cosa servano delle mutande!?”, incalza contrariata la femmina diabolica.
“Magari ad aumentare il desiderio!?”, ribatto cercando di
spiegarle l’inspiegabile.
“Ah. Hai ragione. Ho capito. Ma allora questo negozio dovrebbe
chiamarsi “Pre-Sex Shop”.
S. è avanti e il tuo imbarazzo comprensibile ma fuori dal tempo
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