martedì 1 luglio 2014

Wolf Children

L’altra sera per puro caso ho visto con i miei bambini un cartone animato giapponese molto bello. Poetico, intelligente, leggero e sottilmente inquietante come spesso sono i cartoni giapponesi. Si tratta di “Wolf Children” di Mamoru Hosoda, uscito nelle sale italiane per ben un giorno nel novembre dell’anno scorso… strano Paese il nostro.


Due ragazzi si conoscono all’università. Lei (Hana) è timida, sola e sorride spesso; lui è introverso, taciturno e misterioso. Si innamorano. Ma lui nasconde un segreto: è un uomo lupo. Hana non si spaventa, non ha paura, anzi. Si amano ancora di più e nascono due bambini bellissimi, una femmina (Yuki) e un maschio (Ame), come il loro papà per metà lupi. La loro vita è semplice ma felice. Lui mette dei fiorellini in bicchieri di vetro sul davanzale della finestra ogni giorno e ogni giorno si prende cura della sua famiglia, ma una sera non torna a casa. Al mattino, nel fiume freddo viene ritrovato il corpo senza vita di un lupo. Hana, disperata, sola e con il cuore a pezzi, deve continuare a vivere con i due piccoletti che le danno filo d torcere: Yuki è vivacissima e si trasforma troppo spesso in una deliziosa e dispettosa lupetta; Ame invece piange in continuazione e mangia poco.
A un certo punto Hana prende una decisione: la città non fa per loro, è troppo ostile, così vanno a vivere in una casa immersa nel bosco, ai piedi di una montagna bellissima. Qui i due bambini vivono liberi, liberi anche di essere lupi. Ma giorno dopo giorno crescono: Yuki preferisce stare con gli altri bambini e andare a scuola, Ame invece assomiglia sempre più al suo papà e sente forte il richiamo della foresta. La storia poi prosegue, triste e allegra allo stesso tempo.
Alla fine io e i miei figli avevamo le lacrime agli occhi, eravamo emozionati ma non tristi perché il messaggio del film è chiaro, e da accettare. Questo cartone animato parla di tante cose: parla dell’amore carnale tra un uomo e una donna; dell’amore viscerale di una mamma per i suoi bambini; della paura che spesso le mamme hanno di non essere all’altezza e di non farcela, e della loro voglia di provarci lo stesso; parla della difficoltà dei figli quando nell’adolescenza devono imparare a conoscere se stessi e a decidere per il proprio futuro e dello sforzo che i genitori devono fare per lasciarli liberi di vivere la propria vita. Insomma un bel cartone animato. Da vedere. Perfetto per mamme non tigre e per bambini lupo. 

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