martedì 7 ottobre 2014

Cattivo

“È la prima di tante a cui dedicherà una concentrazione discontinua e proficua: riprendendosi da malori immaginari, fingendo distrazioni, simulando assenze, alternando affetto e distacco, arrendevole fino a imporre la sua volontà. Cesserà di invidiare i più forti che giocano al pallone, osservando che le compagne ridono con chi sta ai margini del campo e che alla partita partecipano (…) anche gli spettatori.” (G. Pontiggia, “Vite di uomini non illustri”)


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