venerdì 6 marzo 2015

Desideravo solo tornare a casa e mettermi a leggere

“Ogni giorno si ripeteva la stessa storia.
Finivo in fretta i lavori di casa, e per tutto il mattino leggevo. Prima di mezzogiorno posavo il libro e preparavo il pranzo per mio marito. Quando lui tornava in studio, prima dell’una, prendevo la macchina e andavo in piscina. Da quando non dormivo più, ogni giorno riuscivo a nuotare un’ora di fila. Mezz’ora di movimento non mi bastava. Mentre nuotavo ero totalmente concentrata in quello che facevo, non pensavo a null’altro. Mi preoccupavo soltanto di fare i movimenti giusti, di inspirare ed espirare regolarmente. Quando incontravo qualcuno che conoscevo non conversavo quasi più, scambiavo solo un breve saluto. Se mi invitavano a fare qualcosa, mi scusavo col pretesto che avevo un impegno. Non avevo voglia di incontrare nessuno. Non avevo tempo da perdere in stupide chiacchiere. Dopo aver nuotato fino al limite delle mie forze, desideravo solo tornare a casa  e mettermi a leggere senza perdere un secondo.” (Murakami Haruki, “Sonno”)


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