La signorina Emme parlava.
Parlava sempre.
Parlava, parlava, parlava.
Parlava sempre.
Parlava, parlava, parlava.
Di notte, però, si sognava muta. Zitta. Faceva sogni bellissimi in cui erano gli altri a parlare e lei no, ascoltava solo.
Poi si
svegliava la mattina con in testa una domanda, sempre la stessa: “ Ma se smettessi di parlare, smetterei
di esistere?”. Quindi si preparava e usciva di casa per andare al lavoro. Così tutti i giorni.
Un giorno si svegliò e un'idea le balenò chiara nella mente. Da quel giorno la signorina Emme sarebbe stata zitta, non avrebbe parlato più. Zitta per sempre.
Un giorno si svegliò e un'idea le balenò chiara nella mente. Da quel giorno la signorina Emme sarebbe stata zitta, non avrebbe parlato più. Zitta per sempre.
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