sabato 23 aprile 2016

A love bizarre

L’altro ieri è morto Prince.
Vorrei scrivere qualcosa, ma Prince non è Bowie. Anche se, come Bowie, ha segnato la mia giovinezza.
Decido, quindi, per uno brainstorming, rapido, efficace, indolore.
Prince =
l’opposto di Michael Jackson
musica che mi ha fatto ballare
provocazione
spalline imbottite
vanità
anni Ottanta
baffetti neri
labbra gonfie
scarpe coi tacchi
tutine attillate
messa in piega
sensualità
un amico di un amico che, sdraiato su un letto alle due del mattino abbracciato a una ragazza con uno spinello tra le dita, urla “che palle Vasco, a me piace Prince!” e io che la pensavo come lui, ma non lo dicevo
balletti isterici
un uomo basso
la moda tamarra
la vita prima che si materializzasse C sulla soglia di un appartamento borghese
donne
apollonia
jill jones
sheila e 
a love bizarre



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