“Si dice pure che l’altopiano del Finnmark è bello. Una
cazzata, secondo me. Non è quello che si dice a proposito dei luoghi
inospitali? Per darsi un’aria brusca, di persona navigata, superba, proprio
come ci si vanta di amare la musica incomprensibile o la letteratura
illeggibile? Lo avevo fatto anch’io. Convinto che forse così sarei riuscito a
compensare almeno qualcuno delle mie manchevolezze. Oppure magari vuole essere
solo una consolazione per quei pochi che sono costretti a viverci: “È
bellissimo qui”. In effetti, cos’ha di tanto bello un paesaggio del genere,
piatto, monotono, brullo? Sembra Marte. Un deserto rosso. Inabitabile e brutto.
Il nascondiglio ideale.” (Jo Nesbø, “Sole di mezzanotte”)
Grazie Isa per farmi scoprire artisti come Burri. Nesbo ti piace ancora vedo
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