giovedì 19 dicembre 2013

NeuroNatale – ci credono, non ci credono o fanno finta di crederci?

Pomeriggio. Suonano alla porta. È la Signora M, gentile vicina, con due calze della Befana piene zeppe.
“Sono per voi, bambini. Uguali così non litigate. Mettetele sotto l’albero e, mi raccomando, aspettate Natale per aprirle. Che belli che siete, che bravi che siete” e stampa loro in fronte un bacio che schiocca. I piccoli sorridono.
Ringraziamo, ci scambiamo gli auguri e la Signora M, gentile vicina, torna nella sua tana.
Passano pochi minuti e la femmina diabolica chiede:”Mamma, queste calze le ha portate la Befana o Babbo Natale?”
“Tesoro, le ha appena portate la Signora M, che vi vuole bene come a dei nipotini”
“No, no. Le ha portate la Befana o Babbo Natale?”
“Ma, piccola, cosa dici?”
“Mamma, dico che voglio sapere se le ha portate la Befana o Babbo Natale. Hai capito? Rispondimi.”
“La Befana, tesoro, la Befana…” e anche per quest’anno lo psicodramma è rimandato. Cribbio.



 

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