“Sono per voi, bambini. Uguali così non litigate. Mettetele sotto l’albero e, mi raccomando, aspettate Natale per aprirle. Che belli che siete, che bravi che siete” e stampa loro in fronte un bacio che schiocca. I piccoli sorridono.
Ringraziamo, ci scambiamo gli auguri e la Signora M, gentile vicina, torna nella sua tana.
Passano pochi minuti e la femmina diabolica chiede:”Mamma, queste calze le ha portate la Befana o Babbo Natale?”
“Tesoro, le ha appena portate la Signora M, che vi vuole bene come a dei nipotini”
“No, no. Le ha portate la Befana o Babbo Natale?”
“Ma, piccola, cosa dici?”
“Mamma, dico che voglio sapere se le ha portate la Befana o Babbo Natale. Hai capito? Rispondimi.”
“La Befana, tesoro, la Befana…” e anche per quest’anno lo psicodramma è rimandato. Cribbio.
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