Adoro gli sbruffoni.
'Sono un vecchiaccio.
Dovrei dire che sono una persona anziana, come mi hanno insegnato i miei genitori per i quali chiunque, anche un infanticida antropofago, arrivato a una certa età meritava rispetto.
La verità, però, è che sono un vecchiaccio.
Mi lavo poco, mi rado una volta alla settimana e giro per il quartiere indossando un cappotto che, dopo la mia prostata, è la cosa più malridotta che mi porto dietro.
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Mangio porcherie di tutti i generi, fumo molto, scoreggio in ascensore. Scaracchio per strada, ma solo quando qualcuno mi guarda.'
Ecco la mia idea di uomo divertente..raro, caro Babbo Natale, ben più raro di un toy boy...ma si sa...io non sono come la fatina del calendario dell'Avvento.
Per la cronaca la citazione è da 'Un calcio in bocca fa miracoli' di Marco Presta.
Come direbbe mio suocero “l’è na roda che gira” (traduco: è una ruota che gira). C’è un tempo per gli sbruffoni e un tempo per i toyboy. L’importante è rimanere aperti a ciò che la vita ci propina. Se non l’hai già fatto, leggi “Il capitano è fuori a pranzo” del re degli sbruffoni, Charles Bukowski. Un assaggio ghiotto: “Devo tagliarmi le unghie dei piedi. Da un paio di settimane mi fanno male i piedi. Lo so che sono le unghie, ma non trovo il tempo per tagliarle… Per tagliarmi le unghie dei piedi stasera dovrei fare uno sforzo titanico. Sì, lo so, c’è gente che muore di cancro…”
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