"C'era stato un tempo, e non secoli prima, che lei non aveva paura di niente, né della luce, né del buio, né dei grandi spazi vuoti. Partecipava alle gare di tennis o di ping pong sulla spiaggia, ballava fino alle due del mattino, finché i cavalieri, appesantiti anche dall'alcol, si rifiutavano recisamente anche per il ballo più riposante. Era il tempo in cui, quando era sotto gli esami, stava a tavolino anche dieci ore di seguito, e senza caffè, senza simpamine, tenuta rovente sui libri dal suo rovente entusiasmo per tutto, dalla sua sicurezza che tutto era bello e tutto si poteva ottenere.
Erano gli anni in cui si vedeva con Al quasi tutti i giorni, sia in città che durante le vacanze. Poi, quasi all'improvviso, si era staccata da lui. Era arrivato Aligi." (Giorgio Scerbanenco, "La sabbia non ricorda")
(foto di Nina Leen)
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