Ore 8.
Il treno parte puntuale.
Guardo fuori dal finestrino.
Periferia, nebbia, poi pianura e casolari, è tutto troppo
beige.
Mi stanco presto.
Così mi volto.
Sbircio tra i sedili.
Nascosta dietro il giornale, osservo la gente che viaggia
con me.
Donne.
Borse da bambina, scarpe a buon mercato, capelli sfibrati,
gonne corte, trucco sbavato, occhiali vecchi, voci alte, nervi tesi, menti
aguzzi, visi seri, rughe, occhi spenti, mani screpolate, capelli sparsi su
maglioni beige o neri o neri e beige.
Scrivono veloci sulla tastiera del cellulare, cosa? a
chi? perché?
Cerco copertine di libri, ma non le trovo.
M'immagino le loro vite.
Sento freddo.
Dovrei andare in bagno, ma gli occhi mi si chiudono.
Dove sono gli uomini (stamattina)?
(opera di Ed Templeton)
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