“Non mi sento particolarmente felice e sicuramente non sono
euforico; avverto come un vuoto. Sotto il progetto, che ha dominato per tre
anni quasi tutti i miei pensieri e sul quale si sono concentrati tutti i miei
sogni e le mie speranze, in un attimo ho tracciato un “segno di spunta”. Fatto.
Risolto.
Neanche per un secondo mi passa per la testa che la salita
in libera del Torre è sicuramente il mio più grande successo alpinistico. Avverto
solo il vuoto che improvvisamente mi pervade, adesso, nel momento del successo,
della gioia auspicata, della festa, del ballo. Forse ci si sente così di fronte
a un figlio che ha portato a termine un capitolo della sua vita e della sua
formazione. Bello essere arrivati qui. Però peccato che sia stato tutto così
veloce.” (David Lama, “Free. Il Cerro Torre e io”)
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