“La mia morte, oggi, è una realtà. Un tempo non era una
possibilità, se non nella visione romanticizzata di una morte per overdose. Ma il
destino ha voluto diversamente. Sono sopravvissuto e ora devo morire in modo
più convenzionale. Questa è l’accettazione, che porta con sé una domanda: prima
di scomparire, posso trarre un significato, un senso da tutto questo? C’è un
progetto? È la domanda che ci poniamo da sempre, e la risposta è sempre la
stessa: la risposta non c’è. Il che non ci impedisce di continuare a farla. Io non
smetterò mai. Sarà la mia ultima domanda” (David Bowie, dall’intervista
rilasciata nel 2003 a Luca Dini per “Vanity Fair”)
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