Ore 22.30.
Il termometro in cucina segna
trenta gradi sopra lo zero.
Lei decide di andare a
dormire.
“Buonanotte!”
“Buonanotte.”
Entra in camera, osserva il
letto e ha un lampo di genio: occupare la parte di letto vicino alla finestra.
Si sdraia veloce.
Sente un filo d’aria entrare
dalla finestra.
Se lo gode.
Ferma, immobile. Come una
pietra.
Poi arriva lui.
Accidenti.
Vuole il suo posto.
Lei lo sa che sta in quella parte
di letto che da dieci anni è sua.
Ma rimane ferma, immobile. Come
una pietra.
“Isa, isa…”, lui la chiama
piano, ma non troppo, “isa, isa…”
Ma lei sta ferma, immobile. Come
una pietra.
Sembra morta.
Fa caldo. Molto caldo.
Lui non insiste, si sdraia.
Lei ride sotto i baffi.
Ferma, immobile, morta.
Il filo d’aria che entra
dalla finestra è suo.
Solo suo.
Per tutta la notte.
Santo, santo subito!
RispondiEliminaVeramente :-)
RispondiEliminaOfelia Ofelia...scherza coi fanti, ma lascia stare i santi...
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