“Passava la giornata a
scrivere (o tentar di scrivere), a correre e a cucinare. Si alzava molto presto
e preparava la colazione per tutta la famiglia; nessuno tornava a casa per
pranzo, e Garp non consumava mai questo pasto; poi ogni sera era lui a
preparare la cena. Era un rituale che amava, ma le sue ambizioni culinarie
variavano a seconda di come era andata la giornata, per quanto riguardava lo
scrivere e il correre. Se come scrittore era insoddisfatto, smaltiva
l’insoddisfazione con una lunga, dura corsa; oppure, una cattiva giornata alla
scrivania lo esauriva al punto che non era capace di correre più di un miglio
sì e no; allora cercava di rimediare con una cenetta squisita.” (John Irving,
“Il mondo secondo Garp”)
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