Sulla seggiovia la mamma sciatrice è seduta vicino a due ventenni, un maschio e una femmina. Cosa hai fatto a Capodanno? Hai visto Tizio? No, ho visto Caio. Sai che Pinco domani sale? Guarda che bello, voglio imparare anch’io il telemark. Ma sai che Pallino sta prendendo lezioni, bla bla bla.
A un certo punto la ragazzina dice: “Oggi c’è davvero il
mondo. Non ti dico che rincoglioniti: ma come si fa a fermarsi in mezzo alla
pista? E quelli che scendono in diagonale e la occupano tutta? Ma il peggio
sono i genitori che non sanno sciare e pensano di insegnare ai propri figli,
che tristezza”. La mamma sciatrice ascolta, e guarda avanti impassibile.
La risalita finisce, raggiunge il resto della famiglia e tutti
insieme affrontano la discesa: lui e lei belli fluidi, i piccoli ben compatti,
giù a uovo. A un certo punto la mamma sciatrice si ferma a bordo pista per
tirare il fiato e lo vede. Non crede ai propri occhi: piantato in mezzo alla
pista, con una tuta Colmar viola e fucsia del 1989 che tira sui fianchi e in
testa un cappellino da barca, un papà sta urlando alla figlia: “Avanti, va avanti,
sci paralleli, cribbio, hai 80 metri di diagonale, avanti, va avanti!”. La
bambina, più a valle del papà, sembra disarticolarsi in uno spazzaneve estremo.
Cade. Lui la raggiunge e la mamma sciatrice lo vede sciare… Ma perché, si domanda,
perché ci trasformiamo in mostri del genere?
Ti ricordi le mie risate irrefrenabili con rischio connesso! ecco questo la tua paginetta ha creato!!!
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