mercoledì 29 gennaio 2014

Poreno

Ogni volta che passo per Poreno mi accadono due cose: mi sento sul set di un film di David Lynch e rischio un incidente in macchina.
Dovete sapere che a Poreno le strade sono pulite, le villette sono ordinate, i giardini sono precisi; nelle aiuole crescono deliziosi fiorellini dai colori brillanti, l’erbetta è soffice e verdolina in ogni stagione, le altalene e gli scivoli sono solidi e sicuri; i cani sono di razza e vivono bene e al caldo in cucce che valgono più del mio appartamento. Le scuole sono perfette, i bambini sono belli e gentili, le mamme attraenti e contente, i papà affascinanti e realizzati. Le automobili sono nuove, luccicanti, costose. Insomma, Poreno è il luogo perfetto dove vivere.
Ci passo spesso. In macchina, nella mia scassatissima macchina. Ogni volta rallento, mi guardo intorno affascinata e turbata allo stesso tempo. Mi guardo intorno, e cerco il cadavere nascosto. So che prima o poi lo troverò. Un braccio bianco che spunta da un’aiuola fiorita, una scarpa tacco dodici insanguinata ai lati della strada, un ciuccio caduto dal passeggino, un tosaerba abbandonato nel prato, la lama di un coltello che brilla dietro la finestra…

2 commenti:

  1. Se vuoi che i tuoi sempre più numerosi letteri ti capiscano inizia a non inventarti nomi di paesi o meglio non camuffarli!!! credo che nessuno si offenderà

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  2. Come canterebbe il fu Califfo " e tutto il resto è noia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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