"Era (...) una mattina come tante altre. Il cielo, fuori, si manteneva grigio e uniforme. Ma lui si sentiva bene.
Le prossime ore non gli pesavano né gli facevano paura di nessun genere i giorni successivi. Né il grande futuro. Il telefono taceva. Dorigo era tranquillo, le cose gli andavano. Vestito di un completo grisaille, camicia bianca, cravatta in tinta unita rosso magenta, calze pure rosse, scarpe nere lavorate, quasi che.
Quasi che tutto dovesse continuare come era continuato fino allora, fino a quel giorno di febbraio, che (...) portava il numero 9. Tutto sicuro e propizio per un borghese nel pieno della vita, intelligente, corrotto, ricco e fortunato." (D. Buzzati, "Un amore")
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