venerdì 7 febbraio 2014

Lampo di genio



L’altra sera ho avuto un’illuminazione.
Improvvisamente ho capito qual è il problema che affligge il Paese. “Caspita, che megalomane!” starete pensando. Ma – insisto - credo di averlo capito. È che nel nostro Paese troppe persone, davvero troppe, non riescono a stare a proprio agio nel proprio tempo. Bella vero?
Ok, lo confesso: la troppo intelligente riflessione non è mia, purtroppo. Ma di Umberto Contarello, co-sceneggiatore con Sorrentino de “La Grande Bellezza”, il film candidato all’Oscar con Toni Servillo. E la stessa identica riflessione l’ho ritrovata tra le pagine di un libro che ho appena letto: “Il desiderio di essere come tutti” di Francesco Piccolo.
Mi domando: io sto a mio agio nel mio tempo?
Mi rispondo: direi di sì.
Mi domando: gli scout stanno a proprio agio nel proprio tempo?
Mi rispondo: boh.

1 commento:

  1. Gli scout aborrono la pigrizia fisica e mantale.
    E dunque non sono figli del nostro tempo.

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