Ora di cena.
“Insomma, mamma, non ne
possiamo più di A. in classe!”
“Ma, S., non dire così di un
tuo compagno. Cosa è successo?”
“Cavolo, mamma, rimane sempre
indietro. Oggi è rimasto indietro persino in matematica”.
“E cosa sarà mai!? Può capitare,
cara S., e magari domani toccherà a te rimanere indietro. Bisogna avere
pazienza ed essere comprensivi”.
“No, mamma, non credo proprio
che possa capitare anche a me”.
“Come fai a dirlo?”
“Per un piccolo particolare:
A. pretende di scrivere “x” e “=” con il righello!”
“Ah… ho capito”.
La scuola è una giungla.
L. è sulla strada del compagno di S. - E' snervante e rimane indietro con i lavori.
RispondiEliminaPer fortuna che non fa le O con il compasso.....:)
RispondiEliminaDavvero!
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