giovedì 17 aprile 2014

Le borse delle donne e altre elucubrazioni


Vorrei fare un esperimento con le mie amiche. Vorrei che a turno ognuna aprisse la propria borsa, la svuotasse e mostrasse alle altre ciò che contiene.
Perché? Semplice. Per scoprire cosa noi donne mettiamo in borsa. E capire così se la borsa ci è necessaria, se semplicemente ci piace, se ci dà sicurezza, se è un’appendice del nostro corpo da cui fatichiamo a separaci, o se è un modo per distinguerci dai maschi.
Al mio turno, aprirei la borsa e tirerei fuori: il portafoglio, le chiavi di casa, quelle della macchina, il cellulare, un lucidalabbra, un pacchetto di gomme da masticare, dei fazzoletti di carta; se avessi le mestruazioni, due assorbenti; il mio taccuino delle idee, e infine gli occhiali da vista nel caso perdessi le lenti a contatto. Troppo? Poco? Non lo so. So però che, se non fosse per gli assorbenti e il lucidalabbra, la mia borsa contiene cose di cui anche un uomo potrebbe aver bisogno. E allora mi domando: perché l’uomo non usa la borsa e la donna sì? e, soprattutto, dove l’uomo mette le proprie cose? Nello zaino? No, a meno che non abbia tra i sedici e i vent’anni. Nel marsupio? No, a meno che non abbia più di ottant’anni. Nel borsello di vero budello? No, a meno che non sia un prete. Nella borsa del lavoro? Okay, ma lavora sempre?

2 commenti:

  1. C'è qualche uomo che riesce a tenere tutto in tasca! con la conseguenza che sembra abbia un'orchite incombente

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