Vorrei fare
un esperimento con le mie amiche. Vorrei che a turno ognuna aprisse la propria
borsa, la svuotasse e mostrasse alle altre ciò che contiene.
Perché?
Semplice. Per scoprire cosa noi donne mettiamo in borsa. E capire così se la borsa
ci è necessaria, se semplicemente ci piace, se ci dà sicurezza, se è un’appendice
del nostro corpo da cui fatichiamo a separaci, o se è un modo per distinguerci
dai maschi.
Al mio
turno, aprirei la borsa e tirerei fuori: il portafoglio, le chiavi di casa,
quelle della macchina, il cellulare, un lucidalabbra, un pacchetto di gomme da
masticare, dei fazzoletti di carta; se avessi le mestruazioni, due assorbenti;
il mio taccuino delle idee, e infine gli occhiali da vista nel caso perdessi le
lenti a contatto. Troppo? Poco? Non lo so. So però che, se non fosse per gli
assorbenti e il lucidalabbra, la mia borsa contiene cose di cui anche un uomo
potrebbe aver bisogno. E allora mi domando: perché l’uomo non usa la borsa e la
donna sì? e, soprattutto, dove l’uomo mette le proprie cose? Nello zaino? No, a
meno che non abbia tra i sedici e i vent’anni. Nel marsupio? No, a meno che non
abbia più di ottant’anni. Nel borsello di vero budello? No, a meno che non sia un
prete. Nella borsa del lavoro? Okay, ma lavora sempre?
sì, lavora sempre
RispondiEliminaC'è qualche uomo che riesce a tenere tutto in tasca! con la conseguenza che sembra abbia un'orchite incombente
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